NOVITA' DEL CONTO TERMICO 3.0

Il Conto Termico è un incentivo statale erogato dal GSE che agevola interventi di:
- incremento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti;
- produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza.
il Conto Termico è un’agevolazione non soggetta a scadenza e consiste in un contributo a fondo perduto.
Con l’intesa sancita in Conferenza Unificata il 5 agosto 2025 è stato approvato lo schema di decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del quale si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che aggiorna il meccanismo della versione “Conto Termico 3.0”.
 
SOGGETTI BENEFICIARI DEL CONTO TERMICO 3.0:
- Amministrazioni Pubbliche, incluse le società in house, le autorità portuali, ex IACP;
- Enti del Terzo Settore non economici, cooperative edilizie, cooperative sociali, ecc.;
- Privati, per interventi sugli edifici ad uso terziario (edifici e le unità immobiliari di categoria catastale A/10, gruppo B, gruppo C ad esclusione di C/6 e C/7, gruppo D ad esclusione di D9, gruppo E ad esclusione di E2, E4, E6 - es. uffici, scuole private, capannoni) e per interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in ambito residenziale;
- Comunità energetiche rinnovabili e configurazioni di autoconsumo collettivo, in qualità di soggetti rappresentanti.Sono previste modalità di accesso diretto e tramite ESCO (certificata UNI CEI 11352), tramite partenariato pubblico privato (PPP) e soggetti pubblici terzi.
 
TIPOLOGIE DI INTERVENTI AMMESSI:
I) interventi di piccole dimensioni per l’efficienza energetica, come:
- isolamento termico di superfici opache, sostituzione di infissi, installazione di schermature solari;
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi “factory made”;
sostituzione di scaldacqua elettrici e a gas con scaldacqua a pompa di calore;
allaccio a sistemi di teleriscaldamento;
building automation e illuminazione efficiente;
collegamento a ricariche per veicoli elettrici, se abbinato a pompa di calore;
installazione di fotovoltaico con accumulo, anch’esso abbinato a pompa di calore.
II) interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili:
- pompe di calore (aria/acqua/geotermiche);
- sistemi ibridi o bivalenti;
- impianti a biomassa certificata (≥ 4 o 5 stelle);
- impianti solari termici;
- microcogenerazione da fonti rinnovabili;
- allaccio a reti di teleriscaldamento efficienti.
È eliminata la possibilità di incentivare caldaie a condensazione “stand alone” alimentate da combustibili fossili.
Solo per immobili pubblici è ammessa la demolizione e ricostruzione di edifici come NZEB, con aumento volumetrico fino al 25% e anche in sito diverso, purché all’interno del medesimo comune e nell’ambito di un “progetto integrato”.
 
SPESE AMMISSIBILI E SOGLIE: le spese ammissibili includono i costi per la fornitura e posa in opera degli impianti e delle tecnologie oggetto di incentivo e le spese relative a progettazione, diagnosi energetiche, APE, sistemi di accumulo e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
Sono stati aggiornati i valori massimi unitari incentivabili e i massimali di spesa ammissibile, tenendo conto dei prezzi di mercato rilevati dal GSE negli ultimi due anni e dei valori stabiliti dai decreti Ecobonus. I valori indicati sono da intendersi come limite massimo dell’incentivo erogabile e resta in capo al GSE la valutazione della congruità delle spese sulla base della documentazione presentata, secondo le Regole applicative.
Sono inoltre previsti premi aggiuntivi (c.d. “coefficienti premiali”) per l’impiego di tecnologie più performanti sotto il profilo ambientale, per gli interventi realizzati in aree non metanizzate o in Comuni fino a 15.000 abitanti, e per i sistemi ibridi o bivalenti.
 
AMMONTARE  DELL’INCENTIVO E MODALITÀ DI EROGAZIONE: l’incentivo è fino al 65% delle spese ammissibili per soggetti ordinari e arriva al 100% per Comuni fino a 15.000 abitanti, per scuole e strutture sanitarie pubbliche e per diagnosi energetiche di edifici pubblici.
L’erogazione avviene in unica rata per incentivi fino a 15.000 euro a privati, in più rate annuali costanti per gli altri (2 o 5 anni) ed acconti e saldi per le Pubbliche Amministrazioni, con prenotazione.
 
CUMULABILITA’: l’incentivo è cumulabile con altri incentivi non statali, nei limiti di un finanziamento massimo pari al 100% delle spese ammissibili.
 
LIMITI DI SPESA: la dotazione annua prevista è di 900 milioni di euro, suddivisi in 400 milioni per la Pubblica Amministrazione e 500 milioni per i soggetti privati, tra cui imprese, condomini e cittadini. Sono inoltre previsti 20 milioni per il finanziamento delle diagnosi energetiche preliminari. Per ciascuna categoria, una volta raggiunto il limite di spesa, è previsto un periodo di chiusura di 60 giorni.
Il Ministero può rimodulare le risorse tra le categorie in funzione dell’andamento delle domande.
 
PROCEDURE SEMPLIFICATE: sono previste semplificazioni per impianti fino a 35 kW e solari fino a 50 mq., diagnosi energetiche delle Pubbliche Amministrazioni e l’adesione tramite prenotazione per interventi pubblici, anche su edifici colpiti da calamità naturali.
 
Il Gestore dei Servizi Energetici, responsabile dell’attuazione del meccanismo, provvederà all’aggiornamento del portale informatico per la presentazione delle richieste entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.